ELOGIO ALLA MORBIDEZZA
Padiglione 36 - C18
Il grande artista e designer Gaetano Pesce affermava che i materiali molli sono l’espressione del nostro tempo liquido, in cui i valori si modificano costantemente e velocemente. Tanto eccelso da non ammettere paragoni, Pesce ha aperto la strada nel corso dei decenni all’impiego dei poliuretani, degli elastomeri e dei siliconi nel design italiano. In particolare, i siliconi sono stati al centro della sua attività negli ultimi anni di vita: ha progettato la prima lampada col paralume in silicone intorno al 2004, seguita da una vasta serie di lampade e di gioelli.
Negli anni recenti, il silicone è diventato un materiale sempre più adottato nel mondo dell’illuminazione, della moda e del design, a riprova che nella nostra epoca fluida si sceglie con maggiore convinzione la morbidezza, forse come antidoto alla durezza delle guerre che ci circondano.
La morbidezza si percepisce col tatto, che è il più complesso dei nostri sensi. Ed è anche il primo che ci introduce nel mondo e l’ultimo che ci abbandona.
Altri protagonisti della morbidezza sono gli elastomeri, in particolar modo quelli termoplastici, la cui famiglia è divenuta via via più numerosa negli anni recenti. Ma gli elastomeri sono in grado di sfoggiare anche campioni di durezza, oltre che tenacità.
“Fare morbido, elastomeri alla ribalta”, è una raccolta di creazioni morbide e dure destinate al design e all’industria, frutto di una ricerca di oggetti capaci di trasmettere emozioni e sensazioni incantevoli e forti ai visitatori, che verrà esposta nello stand di Materioteca® (pad. 36 C18) di Mecspe 2025 a Bologna.

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