Additive manufacturing di metallo a basso costo grazie alla tecnologia binder jetting
Alta produttività e macchine meno costose, tutto ciò è possibile grazie a nuove tecnologie Additive basate sul binder jetting. Questa tecnologia è simile a quella utilizzata nelle tipiche stampanti a getto d’inchiostro: un legante viene depositato selettivamente su un letto di polvere per solidificare una polvere metallica. Dopo la stampa, i pezzi sono post processati per eliminare il legante e sinterizzati.
I vantaggi della tecnologia binder jetting
Con la tecnologia binder jetting si hanno molteplici benefici: macchine e polveri meno costose, strutture di supporto non necessarie (dato che le parti sono sostenute dalla polvere circostante) e riduzione dei problemi relativi agli stress residui.
I materiali ora disponibili sono principalmente acciai, ma è possibile aspettarsi ancora grandi sviluppi in questo ambito.
Le caratteristiche dei pezzi ottenuti tramite questa tecnologia, sia dal punto di vista di precisione dimensionale che dal punto di vista meccanico, sono leggermente inferiori rispetto a quelli ottenuti tramite tecnologia SLM o EBM, ma questo è compensato da grandi vantaggi sia in termini di costi che in termini di produttività.
La produttività delle macchine che utilizzano la tecnologia “binder jetting” è anche dieci volte superiore rispetto alle tecnologie concorrenti.
Da poco tempo sono presenti sul mercato alcune macchine in grado di creare parti metalliche basandosi su una semplice tecnologia Additive ad estrusione in grado di offrire costi ancora minori. Queste macchine stampano un composto di polvere metallica e legante polimerico. La parte così creata viene post processata per eliminare il legante e sinterizzarla. Questo tipo di tecnologia è ancora più semplice e, abbattendo i costi, permette di portare la stampa 3D di metallo anche in altri ambienti consentendo la produzione di piccoli volumi o la prototipazione rapida.
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Fonte: Meccanica News