10:00 – 10:30
Attività di TMP (Associazione italiana Tecnici delle Materie Plastiche) nel campo della sostenibilità, della formazione e del recupero e riciclo di materie plastiche
Organizzato da: TMP e Aquafil
Relatore: Alan Catturini, (presidente di TMP)
10:30 – 11:00
Le certificazioni di sostenibilità per la competitività delle imprese del settore plastico
Organizzato da: IIP
Sostenibilità ed economia circolare rappresentano tematiche sempre più rilevanti per le aziende del settore plastico. I recenti studi effettuati da Unioncamere fanno emergere un quadro chiaro scuro su cui riflettere: da un lato le aziende sostenibili spiccano per crescita e innovazione e l’economia circolare aumenta in modo costante in Italia; dall’altro la percentuale di aziende che si affaccia a tali tematiche con un approccio strutturato e organico non è ancora a livelli dei paesi più sensibili.
Gli strumenti Normativi a disposizione delle aziende per contro sono sempre di più (vedi ad esempio gli schemi per la sostenibilità dei prodotti quali Plastica Seconda Vita, ISCC PLUS, report di sostenibilità, ecc.). Obiettivo dell’intervento sarà quello sia di fornirne un quadro sintetico, con particolare riferimento all’economia circolare e i rating di sostenibilità sempre più richiesti da clienti e consumatori, sia di valorizzare i vantaggi competitivi per le imprese.
Sostenibilità ed economia circolare rappresentano tematiche sempre più rilevanti per le aziende del settore plastico. I recenti studi effettuati da Unioncamere fanno emergere un quadro chiaro scuro su cui riflettere: da un lato le aziende sostenibili spiccano per crescita e innovazione e l’economia circolare aumenta in modo costante in Italia; dall’altro la percentuale di aziende che si affaccia a tali tematiche con un approccio strutturato e organico non è ancora a livelli dei paesi più sensibili.
Gli strumenti Normativi a disposizione delle aziende per contro sono sempre di più (vedi ad esempio gli schemi per la sostenibilità dei prodotti quali Plastica Seconda Vita, ISCC PLUS, report di sostenibilità, ecc.). Obiettivo dell’intervento sarà quello sia di fornirne un quadro sintetico, con particolare riferimento all’economia circolare e i rating di sostenibilità sempre più richiesti da clienti e consumatori, sia di valorizzare i vantaggi competitivi per le imprese.
Relatore: Matteo Locati, sales manager di IIP
11:00 – 11:30
“La circolarità della plastica: opportunità industriali, innovazione e ricadute economico-occupazionali per l’Italia” – Sintesi dello studio realizzato da The European House – Ambrosetti
Organizzato da: The European House – Ambrosetti & Plastics Europe
Lo studio ha delineato una visione evolutiva che prevede la valorizzazione della plastica all’interno del paradigma di circolarità. In particolare, in tale visione l’approccio di analisi è stato esteso dal solo trattamento del rifiuto plastico alla gestione integrata delle fasi di input, prodotto/processo e fine uso e nuova vita. Per qualificare questo approccio è stata realizzata una mappatura tecnologica che ha riguardato le tecnologie abilitanti e che ha consentito di individuare i benefici in termini di circolarità per ogni fase produttiva dei prodotti plastici. In termini di input sostenibili, grazie all’adozione di nuovi principi di ingegnerizzazione e design, è possibile ottenere una riduzione del 17% di materiale plastico vergine necessario come input. Con riferimento alla fase di prodotto-processo, l’aumento dell’efficienza e della produttività e la riduzione degli sprechi nella fase di produzione possono portare a una riduzione del 15% di materiale di input necessario e del 20% degli scarti dai cicli di produzione. Infine, l’aumento della capacità di selezione del riciclo meccanico e la penetrazione del riciclo chimico possono portare il primo a riciclare fino al 50,3% dei rifiuti plastici e il secondo a riciclare fino al 6,3% grazie alle tecnologie di pirolisi fino a un massimo di 11,3% grazie allo sviluppo di tecnologie di depolimerizzazione e gassificazione.
Per qualificare il potenziale sistemico derivante dall’innovazione della filiera della plastica, The European House – Ambrosetti ha, infine, realizzato un modello di stima che, sulla base dei risultati della mappatura tecnologica, consente di identificare i benefici in termini di riduzione dei rifiuti plastici (-22,7% rispetto allo scenario tendenziale e senza interventi correttivi) e di maggiore recupero di materia plastica: la complementarietà tra riciclo meccanico e chimico, infatti, può portare l’Italia a riciclare – al 2030 – il 61,6% dei rifiuti plastici, in aumento di 19,3 punti percentuali rispetto al 42,3% del 2020, riducendo il conferimento in discarica sotto il 10% con 5 anni di anticipo rispetto al target europeo. Per supportare il dispiegamento del potenziale di innovazione della filiera della plastica, lo Studio delinea 6 linee d’azione: aumentare la raccolta differenziata; introdurre procedimenti autorizzativi semplificati e ridurre la “Sindrome NIMBY” estendendo il ricorso al “Dibattito Pubblico”; promuovere una normativa europea sul ricorso a sacchetti compostabili e rendere obbligatorio il monitoraggio della qualità della FORSU; promuovere processi di innovazione nel settore delle plastiche favorendo partnership tra pubblico e privato; potenziare gli attuali meccanismi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per sostenere l’evoluzione in ottica circolare dei produttori di materie plastiche; creare mercati di sbocco per le materie «End of Waste» per aumentare la disponibilità di materie riciclate. Infine, all’interno dello Studio è stata anche individuata 1 indicazione di tipo sistemico, relativa all’adozione di un approccio integrato di filiera per accrescere la condivisione delle scelte regolatorie sui requisiti per definire le caratteristiche di un materiale riciclato
Relatore: Pio Parma, Senior Consultant, Divisione Scenari & Intelligence – The European House-Ambrosetti
14:00 – 14:30
Evoluzione delle normative sugli imballaggi
Organizzato da: Plastic Consult
Dopo un excursus “flash” in merito alle principali novità relative ad applicazioni di massa dei materiali plastici, legate al mondo degli imballaggi, degli articoli monouso e dei rifiuti in generale, la presentazione si addentrerà nel merito della nuova regolamentazione proposta dalla commissione europea lo scorso 30 Novembre 2022 relativamente agli imballaggi. Partendo dagli obiettivi dichiarati, si procederà alla descrizione dei singoli target quantitativi relativi alla riduzione (in peso) della generazione di rifiuti plastici (fino al bando di alcune categorie specifiche di imballaggi), all’introduzione sul mercato di quote specifiche di imballaggi riutilizzabili e ricaricabili, alle percentuali minime di materiali riciclati da utilizzarsi nella produzione di specifiche categorie di imballaggio. Si proseguirà poi a temi quali l’etichettatura specifica per gli imballaggi e l’introduzione di logiche di deposito cauzionale (DRS) per le bottiglie e la necessità di chiarezza relativamente a quelle che oggi vengono definite genericamente “bioplastiche”. Vista la portata “epocale” della propost,a sia per la coercitività imposta dalla scelta dello strumento del regolamento che per i limiti quantitativi e temporali imposti, si sottolineerà la necessità di azioni/reazioni quanto più razionali e oggettivate possibili. A tal proposito si porteranno ad esempio la controproposta in 6 punti presentata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che affronta a tutto campo i temi della regolamentazione, e lo studio condotto dalla Kearney nello specifico degli imballi del comparto IEO (Informal Eating Out). La presentazione vuole essere di spunto e stimolo per un dibattito puntuale e costruttivo che rivaluti il ruolo insostituibile che la plastica ha avuto, a tutto campo, nello sviluppo della moderna economia per prepararci al meglio, e su solide basi tecniche, alle sfide che ci aspettano nel prossimo futuro.
Relatore: Stefano Capurro, Executive Consultant
15:30 – 16:00
RADICIGROUP NEL SETTORE TERMOSANITARIO CON I PRODOTTI Radilon®
Organizzato da: RadiciGroup
RadiciGroup High Performance Polymers, con i suoi prodotti dedicati al settore idrotermosanitario, vuole rispondere alle esigenze e ai requisiti dei più innovativi sistemi di riscaldamento. I prodotti Radilon® ad alta stabilizzazione termica, all’idrolisi e ai glicoli sono stati sviluppati per superare i test richiesti in ambito termosanitario e garantire funzionalità e affidabilità nel tempo, anche in caso di contatto prolungato con sostanze chimiche e continui cicli termici. Le formulazioni sono state appositamente sviluppate per resistere alle crescenti necessità delle nuove tecnologie di riscaldamento a basso impatto ambientale; Solare termico, geotermico e ibrido, nonché garantire prestazioni costanti nel tempo e sempre più longeve nei sistemi tradizionali. La gamma include prodotti certificati e testati in accordo con le principali normative europee: KTW, WRAS e ACS, per offrire soluzioni anche idonee al contatto con acqua potabile. I prodotti Radilon® si contraddistinguono per le alte prestazioni e sono adatti non solo per raccordi, pompe, misuratori e valvole, ma anche per innovativi progetti di sostituzione metallo e applicazioni ad elevato contenuto tecnico.
Relatore: Simone Infantino, Water Management Segment Leader