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Osservatorio Mecspe Centro-Sud Italia e Campania

Le PMI della meccanica in Campania promuovono il Piano Industria 4.0: a circa un anno di distanza il 65% delle imprese giudica positivamente o discretamente gli effetti sul settore

  • L’80% delle aziende campane è disposto a investire una quota del proprio fatturato per trasformare l’impresa in una Fabbrica Intelligente. (dato regioni Centro-Sud: 90,5%)

 

  • L’imprenditore è la figura indicata dal 44% per stimolare/guidare il processo di innovazione digitale in azienda (dato regioni Centro-Sud: 28,6%)

 

Tempo di bilanci per le PMI della meccanica del Centro-Sud Italia, a circa un anno di distanza dalla presentazione del Piano Nazionale Industria 4.0 del Ministro Calenda. Secondo la fotografia dell’Osservatorio MECSPE sulle regioni centro-meridionali, presentato oggi a Napoli da Senaf in occasione della sesta tappa dei “LABORATORI MECSPE FABBRICA DIGITALE, La via italiana per l’industria 4.0” dedicata al focus “Industria 4.0 e aerospazio”, il 64,7% degli imprenditori intervistati giudica positivamente o discretamente gli effetti sul settore, seppur esprimendo la necessità di una minore attenzione rivolta alle grandi imprese e di un piano pluriennale. Il dato è in linea con lo spaccato regionale relativo alla Campania, che si attesta al 65%. In particolare, tra le iniziative previste, il campione centro-meridionale attribuisce grande rilevanza al miglioramento delle infrastrutture digitali abilitanti (60%), alla creazione e coinvolgimento attivo in gruppi di lavoro (50%), al potenziamento del fondo di garanzia per le PMI (40%) e agli incentivi per piani formativi sulle tecnologie digitali abilitanti (35,7%). La percentuale della rilevanza data all’iper-ammortamento per i macchinari funzionali alla digitalizzazione (21,4%), si distanzia notevolmente della rivelazione nazionale, che si attesta al 69,7%.

“La Campania, e in particolare Napoli, si confermano un territorio vitale e un importante punto di riferimento per tutto il Centro-Sud i dati dell’Osservatorio MECSPE mostrano che il clima di fiducia nei confronti dei mercati di riferimento e delle prospettive di crescita aziendale non è una prerogativa esclusivamente del nord Italia, rivelando soprattutto come la propensione all’innovazione delle imprese campane sia particolarmente spiccata, con ben 8 aziende su dieci disposte a investire parte del proprio fatturato per trasformare la propria impresa in una Fabbrica Intelligente. Ecco perché abbiamo scelto proprio Napoli come tappa dei ‘LABORATORI MECSPE FABBRICA DIGITALE, La via italiana per l’industria 4.0’. Una città rappresentativa che potesse condensare il cambiamento in corso attraverso le sue eccellenze, come le numerose realtà del settore aerospazio.”

Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE 

“Il Piano Industria 4.0 è una sfida che investe tutte le imprese attente al cambiamento interessate a cogliere le opportunità che derivano dalla quarta rivoluzione industriale. Significa crescere in competitività grazie a diversi strumenti che vanno dalla digitalizzazione dei processi produttivi alla valorizzazione del capitale umano. L’aerospazio è la filiera che sviluppa maggiore innovazione e questo dato ci induce a vivere con maggiore responsabilità l’opportunità di fare da traino per tutti gli altri settori”.

Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania

Si respira dunque un’aria positiva, anche tirando le somme sul percorso delle imprese verso l’innovazione e la valutazione della propria posizione aziendale in rapporto al processo di Industria 4.0: il 41,2% degli intervistati campani si sente in linea con le competenze richieste (dato sostanzialmente vicino allo spaccato delle altre regioni del Centro-Sud, che si attesta al 45,2%), mentre il 29,4% considera addirittura di stare precedendo le azioni dei propri competitor, un dato di circa 10 punti percentuali maggiori al campione medio centro-meridionale, che raggiunge “solo” il 19,4%. In questo contesto, la figura driver preposta a stimolare/guidare il processo di innovazione digitale in azienda è, per il 44% del campione analizzato, l’imprenditore (contro un 28,6 % relativo alla media delle regioni del Centro-Sud).

La percezione positiva si estende anche ai benefici che la tecnologia sta apportando al personale: ben l’88,5% degli imprenditori centro-meridionali ritiene che questa sia in grado di migliorare la qualità del lavoro, mentre il 54,5% è convinto che i dipendenti la vedano come un’opportunità anziché una minaccia.

Dall’Osservatorio MECSPE sono emersi dati di grande interesse. In particolare, l’indagine mostra come le imprese, e quelle campane in particolare, attribuiscano grande rilevanza alle tematiche di Industria 4.0 ed al relativo piano del Governo, chiedendo ulteriore attenzione per le piccole e medie imprese. In Campania è per lo più direttamente l’imprenditore a stimolare/guidare il processo di innovazione digitale in azienda, segnando anche un maggiore impegno rispetto a quanto accade in altre regioni centro-meridionali (44,4% delle imprese contro il 28,6%).”

Riccardo Resciniti, Professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università degli Studi del Sannio

Dal punto di vista della preparazione complessiva che la quarta rivoluzione industriale richiede al personale nell’analisi e gestione dei dati, il livello di competenze è giudicato alto dal 45% degli intervistati e medio da 55 imprenditori su 100 nel Centro-Sud. In particolare, in Campania per migliorare la formazione il 45,5% delle aziende adotta delle attività dedicate alle competenze digitali, affidandosi a metodi che prevedono il supporto di strumenti tecnologici (27,3%) o utilizzando metodi tradizionali come letture, confronti, dibattiti e corsi (18,2%). Il 18,2% afferma invece di non avere al momento delle attività ad hoc, ma di prevedere in futuro di introdurre una formazione adeguata.

Le PMI della meccanica che a oggi hanno introdotto nelle regioni del Centro-Sud nuove tecnologie abilitanti, hanno privilegiato soluzioni per la connettività (62,5%), la sicurezza informatica e l’Internet of Things (entrambi con una percentuale pari al 43,8%), la produzione additiva (37,5%) e la robotica collaborativa (31,3%). Entro la fine del 2018, inoltre, la sicurezza informatica, i materiali intelligenti e la realtà aumentata saranno presenti nel 25% delle aziende centro-meridionali. La digitalizzazione generale raggiunta nelle aziende è alta, soprattutto quando si parla di progettazione e sviluppo del prodotto (66,7%), della relazione con il fornitore di macchine (56,3%) e della relazione con il cliente e con i canali di vendita (43,8%). Tra gli effetti maggiormente attesi, il 54,5% prevede fino al 15% di aumento dei ricavi, mentre ben l’80% prospetta lo stesso risultato per quanto riguarda la riduzione dei costi.

Al momento, nel Centro-Sud i principali fattori di rallentamento della digitalizzazione sono rappresentati dall’arretratezza delle imprese con cui si collabora (42,1%), dalla mancanza di una chiara visione della direzione da intraprendere da parte del top management (31,6%), da un rapporto incerto tra investimenti e benefici (21,1%), dalla mancanza di competenze interne (21,1%) e dagli investimenti richiesti, considerati troppo alti (21,1%).

Per quanto riguarda gli investimenti nei prossimi anni, ben il 90,5% delle aziende è disposto a investire una quota del proprio fatturato per trasformare l’impresa in una Fabbrica Intelligente, con quasi 3 su 10 orientate a superare la quota del 10%.

Focus – L’andamento economico delle PMI del centro-sud Italia appartenenti al comparto della meccanica

L’export resta fattore di traino per le PMI del Centro-Sud Italia, con quasi 8 su 10 (76,2%) che dichiarano di esportare i propri prodotti e servizi, con un’incidenza variabile:

Meno del 10% del proprio fatturato 38.1%
Dall'11% al 25% del proprio fatturato 14.3%
Dal 26% al 45% del proprio fatturato 9.5%
Oltre il 70% del proprio fatturato 9.5%
Dal 46% al 70% del proprio fatturato 4.8%

Chi esporta, punta prevalentemente verso i seguenti Paesi:

Stati dell’Europa Centro-Occidentale 78.9%
Europa dell’Est 36.8%
Medio Oriente 26.3%
Oceania, Asia e Nord America 21%
Russia 15.8%
Africa Settentrionale 10.5%

Non ci sono dubbi sul futuro del mercato in cui si trovano a operare le singole aziende: nei prossimi 3 anni, solo il 4,8% si aspetta una contrazione dello scenario in cui opera contro un 61,9% apertamente convinto dello sviluppo del proprio mercato di riferimento e un 33,3% che crede non ci saranno grosse variazioni rispetto all’andamento attuale.

 

Nota metodologica: l’indagine è stata condotta da GRS Research & Strategy su un campione rappresentativo di aziende della meccanica del Centro-Sud Italia utilizzando il metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing). L’indagine si è svolta nei mesi di luglio-agosto 2017.

 

I numeri di MECSPE 2017

45.817 visitatori, 105.000 mq di superficie espositiva, 2.051 aziende presenti, 10 Piazze dell’eccellenza, 58 Unità dimostrative e isole di lavorazione, 7 quartieri merceologici, 11 saloni tematici, 75 momenti formativi organizzati da aziende, università e associazioni.

 

I saloni di MECSPE

Macchine e Utensili – macchine utensili, utensili e attrezzature; Fabbrica Digitale – tecnologie informatiche per la gestione di una fabbrica intelligente; Motek Italy – automazione di fabbrica; Power Drive – Sistemi – Componenti – Meccatronica; Control Italy – metrologia e controllo qualità; Logistica – sistemi per la gestione della logistica, macchine e attrezzature; Subfornitura Meccanica – lavorazioni industriali  in conto terzi; Subfornitura Elettronica – progettazione, lavorazioni elettroniche e componenti e accessori; Eurostampi, Macchine e subfornitura plastica – stampi e stampaggio; lavorazioni delle materie plastiche e della gomma; Additive Manufacturing – rapid prototiping e 3D printing; Trattamenti Superficiali – macchine e impianti per il trattamento e la finitura delle superfici; Nuovo salone dei materiali non ferrosi e leghe – alluminio, titanio, magnesio, compositi e tecnologie.

 

Le tappe dei LABORATORI MECSPE FABBRICA DIGITALE, La via italiana per l’industria 4.0”

Gli appuntamenti itineranti nati con l’obiettivo di attraversare i territori strategici che stanno affrontando il percorso di adesione al Piano nazionale Industria 4.0 proseguono il tour. Dopo il successo di Vicenza, Bari , Parma, Modena con il focus dedicato a “Plastica e Automotive” e il 13 novembre a Brescia con il focus “Alluminio, leghe leggere e Meccanica generale”, i talk in programma vedranno il confronto tra imprenditori e associazioni a Napoli, il 5 febbraio, dove si discuterà di “Industria 4.0 e Aerospazio”. La roadmap termina a Parma il 22 marzo all’interno di MECSPE, con un dibattito sui temi della formazione e delle nuove figure professionali all’interno della fabbrica 4.0


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